giovedì 10 gennaio 2013

Santa fonte de' Centoventotti




Eh sì, cari i miei indefessi fautori del Treggia's Blog: il 2013 è ufficialmente dichiarato l'anno delle ripetizioni. Non perché andiate male a squola scola scuola, ma perché le care, vecchie treggione continuano a farsi vedere e rivedere, e a volte nei posti più impensabili. Ve la ricordate questa? No? Vi rinfrescherò la memoria. E' stata la prima 128 "personale" in assoluto a comparire sul TB, il 29 dicembre 2010: oltre due anni fa, quindi. "Personale" significa che, fino ad allora, mi lamentavo periodicamente sul blog per non aver mai beccato una 128 a Firenze e dintorni con le mie sante manine, e mi dovevo contentare di quelle che mi mandava Fabrizio da Genova (Genova, detta anche "Centoventozia", sembra amare particolarmente la vettura-simbolo dell'italiano medio anni '70; ma era, va detto, una macchina per parecchi versi straordinaria). Da allora, invece, tutto è cambiato.

Rieccola, ma prima di dirvi dove e quando, una precisazione. Era stata beccata altre volte, anche se non da me personalmente; da una certa "coppietta" che si è fatta notare qui dentro per una delle più belle "tregge ne' campi", la Prinz tra gli ulivi coi sassi sopra che per mesi è stata anche nel "logo" del TB. Nello scorso mese di settembre, come ogni anno, si è svolto in Fontesanta, sulle colline sopra Bagno a Ripoli, il raduno Partigiano che commemora que' vecchi ragazzi che combatterono tant'anni fa per un mondo un po' meno di merda di questo (ciao, Sugo!); c'era il sottoscritto, c'era la Piasintëina e c'era anche l' "absonderliches Pärchen" di cui sopra. Tutti quanti, compresa, nel modo più incredibile che si possa immaginare, la 128 di cui sopra.

Perché dico "incredibile"? Non tanto per il fatto in sé, visto che le Tregge sono notoriamente immortali e, quindi, passibili d'essere viste e riviste all'infinito. Incredibile soprattutto per la strada di Fontesanta. Bisogna ricordare che, qui, si ha a che fare con una vettura di quarant'anni (1973 esatto) che vediamo tranquillamente parcheggiata su una stradina di campagna in prossimità di un bosco; ma, per arrivare a quel bosco, c'è da fare una strada che te la raccomando. Io stesso ci ho rimesso la marmitta, una volta; una cosa da tregenda, manutenzione zero e ogni anno è sempre peggio. Una vera prova speciale da rally, insomma, e nemmeno cortissima perché prima d'arrivare in Fontesanta c'è da salire un bel po'. E questa qui, a quarant'anni, si è fatta quella strada tranquilla tranquilla, parcheggiandosi poi come se niente fosse. Uno si chiede: e c'era forse bisogno dei SUV al mondo?