martedì 3 marzo 2015

Esercizio per Treggisti in erba



Agli albori del TB, il fatidico primo di giugno del 2009, cercai di andare sul sicuro. Le prime tregge di questo blog non furono né improvvisate, né scovate per caso: in realtà, le vedevo da anni e sempre nello stesso posto. E m'immagino facilmente a quanti di voi, che magari seguite il TB da tempo (per passione, per curiosità o chissà per che cos'altro), sarà successo lo stesso: la vecchia autovettura catalizza l'attenzione per forza di cose. "Toh! Ce ne sono ancora in giro!"; un pensiero assolutamente tipico. A qualcuno di voi, senza naturalmente scomodare i Treggisti professionisti come Mark B., Simone B. e altri, sarà capitato di fare persino qualche fotografia, almeno nei casi più eclatanti; la speranza, malcelata, è che prima o poi a qualcuno venga pure in mente di tirarci su, che so io, un blog. Il Treggista Militante® non sente alcuno spirito concorrenziale; suo scopo primario è la diffusione del Verbo® (e. a volte, pure dell'Aggettivo e del Pronome), non quello di stabilire un esclusiva. A tale proposito, propongo volentieri a chi volesse prima o poi iniziare un utile esercizio.


Le cosiddette Tregge Fisse, vale a dire quelle che si trovano sempre nello stesso posto come se vi fossero state piantate, sono il modo migliore per cominciare. Ad esempio questa Fiat 126 di prima generazione (quando ancora non era diventata polacca, per intenderci) immatricolata il 21 luglio 1973; potete stare certi che la troverete sempre al posto suo, parcheggiata su un cancello del viale Evangelista Torricelli (quel bellissimo e scenografico viale di pini che una volta, giuro, ho sentito chiamare "viale Eulalia Torricelli"). Non è possibile sgarrare: andateci a qualsiasi ora, e lo constaterete. Fotografate e tentate di scriverci sotto qualcosa.


Le cose, poi, verranno da sé; l'importante è rómpe' i' diaccio. Scoprirete quante cose si possono dire a partire dalla foto di una vecchia macchina, mentre si va in giro (con ogni mezzo e con ogni tempo) ad esplorare gli angoli più dimenticati della propria città. Come si dirà treggia in milanese, in romano, in palermitano, in sassarese?


Proverete anche voi, forse, il desiderio di abbinare le immagini di una vecchia autovettura ad un brano musicale. Che ci abbia o meno a che fare qualcosa in senso diretto. Abbinare una musica a delle immagini non obbedisce sempre a canoni logici, anche se -chiaramente- se vedeste in giro un sottomarino giallo sarebbe probabile che lo abbinaste ai Beatles, o a Giorgio Gaber se v'imbatteste in una Torpedo blu. Ecco, casomai è un po' più difficile per una 126 amaranto; forse per una suggestione dei suoi anni, a me è venuto in mente questo.