domenica 23 novembre 2014

Ossi di seppia (1)



Occorre partire dal culo, stavolta. Sovvertire l'ordine consueto delle foto, perché le Alfa Romeo Spider, più note come "Duetto", sono state, nella loro evoluzione storica, suddivise proprio a partire dal posteriore. Finora, il TB ha ospitato soltanto Duetto "Coda Tronca", che poi sarebbe la seconda serie (prodotta dal 1969 al 1982) caratterizzata, appunto, dal retro "tagliato di netto"; è ora (finalmente, dico) di andare a dare un'occhiata alla prima serie, prodotta dal 1966 al 1969. La quale, a causa del retro morbidamente smussato, fu detta "Osso di Seppia". Ecco a voi un Duetto "Osso di Seppia" sotto il sole d'estate, sebbene la scorsa estate di giorni di sole ne abbia fatti ben pochi.


Mi dichiaro immediatamente e in modo non fraintendibile: secondo me, i Duetto "Osso di Seppia" sono insuperati e insuperabili. La "coda tronca" del modello successivo non regge il confronto sul piano dell'eleganza pura; non a caso, il successo planetario dell' "Osso di Seppia" fu decretato da un film tra i cinquanta più famosi della storia, "Il Laureato" con Dustin Hoffman; per la symbol car di quel film, non si ritenne di far viaggiare il grande Dustin su un troiaione americano, ma su una Duetto rossa 1600 del '66:




E fu così che la Duetto diventò un mito. La nostra, invece che girare per Santa Barbara, se ne stava in una ben più prosaica strada del Campo di Marte, via Fratelli BronzettiPeu importe; potrebbe stare anche in un letamajo, e il letamajo sarebbe toccato dalla bellezza.


Ritargata, eh sì. La nuova immatricolazione è del 1978. Il Bollonet ACI, però, rimette le cose a posto e, più che altro, nei veri anni di produzione dell'Osso di Seppia: esattamente al 1° gennaio 1968, accettando -come di consueto- quel "1° gennaio" come data fittizia a fini fiscali. L'anno è comunque quello.


Quanto alla canzone, beh, dopo aver nominato un certo film, va praticamente da sé -a cura di un altrettanto famoso Duetto. La traiamo qui da un piccolo concertino tra pochi intimi che i signori Simoni & Garfunchelli diedero in un non meglio precisato "Parco Centrale" di una insignificante cittadina americana: