martedì 5 novembre 2013

Quattro novembre



 Ieri era il quattro novembre, uno dei tanti tra prive, fanfare, di senso. Era anche il quarantasettesimo anniversario dell'Alluvione, e questa è una delle sue foto più famose e riprodotte. Siamo circa alle sette e mezzo del mattino di quella giornata allucinante, e l'Arno sta traboccando in centro dopo aver già mandato sott'acqua mezza città (e mezza Toscana); questa è piazza dei Giudici. Non è certamente un caso che in una delle foto-simbolo di quell'evento compaia un'automobile; solitaria nell'acqua che invade le strade, in compagnia soltanto di alcune barche mezze affondate che sbattono senza controllo sulla spalletta destinata a essere spazzata via.


Avrò visto questa foto centinaia di volte, fin da quando fu pubblicata in uno dei libri che uscirono poco dopo l'Alluvione (oggi si sarebbe detto instant book) presso le case editrici fiorentine; ma non mi è mai riuscito di sapere che cosa fosse quella grossa macchina che ha ancora l'acqua soltanto alle ruote. Doveva essere qualcosa che, nel 1966, non si vedeva comunemente; un "macchinone" bicolore di foggia quasi americaneggiante. Per la vicinanza del posto a parecchi alberghi di vaglia, è anche possibile che fosse una macchina straniera. Non lo so, e può essere che non lo saprò mai; l'avranno senz'altro ritrovata accatastata in uno dei vicoli strettissimi attorno alla piazza, oppure se la sarà portata via l'Arno che in quel giorno non fu d'argento. Le voglio dare un tributo a quarantasette anni di distanza; una treggia ignota in quel giorno dove tutti commemoravano il milite ignoto.