mercoledì 5 giugno 2013

L'arduo caso della famigliola diffidente



Claudio G., presumibilmente da Trento & provincia (la quale entra così nella grandefamìglia del Treggia's Blog con ogni mia più sana godüria), mi spedisce queste foto di una bella e rara Simca 1000 scattate nel parcheggio di un discount delle su' parti. Devo confessare la mia grande passione per le sinche mille (ricordarsi sempre che, a Firenze, si fa rigorosamente il plurale dei nomi delle macchine: una sinca, du' sinche così come una panda, du' pande); quindi, quando se ne presenta una mi ci dedico immediatamente.

A Claudio, come mi racconta nella mail di accompagnamento alle foto, è capitata l'evenienza peggiore che possa capitare a un Treggista Militante®: la cosiddetta Famigliuola Diffidente (ingl. Suspicious Nice Family, ted. kleine, verdächtige Familie). Gli è infatti successo di beccare all'uscita l'intera famigliuola del proprietario (padre, madre e du' figli), e sembra che il pater familias lo abbia guardato parecchio di traverso. Usualmente, un proprietario "single" è ben disposto verso il Treggista®; quando, però, è in compagnia di moglie e prole scattano in lui i meccanismi mentali più complessi. Prima di tutto, chi fotografa una macchina dev'essere per forza un malintenzionato che sta progettando chissà quale nequizia; oppure, peggio ancora, è uno sbirro.

Ad ogni modo, Claudio se la è cavata più che egregiamente; indi per cui il sottoscritto, che è non soltanto del tutto bendisposto verso le famigliuole ancorché diffidenti (nonostante la mia ben nota inimicizia che riservo all'istituzione familiare, ai family days e a tutta la cazzateria made in family di questo mondo), ma è devoto soltanto al Treggismo® senza compromessi e caterpillaresco, provvede immediatamente a pubblicare l'ottima performance dell'amico trentino (cui vanno, ovviamente, tutti i ringraziamenti possibili e immaginabili).

La sinca mille in questione potrebbe essere degli ultimi giorni del 1969 o dei primi del 1970. Come dicono gli stròlaghi (compreso lo stròlago Solimano, sul quale si basano le previsioni del Sesto Cajo Baccelli), siamo sulla cuspide. Come specifica opportunamente Claudio, la vettura è stata con tutta probabilità posseduta ingiojellatamente da un pensionato che l'ha tenuta religiosamente al coperto, per poi esser venduta per cinque euri o roba del genere (magari, come succede spesso in questi casi, alla dipartita del proprietario da questa valle di làgrime -però ci si piange parecchio bene). Quanto al colore, beh, gli anni '60 e '70 sono stati titolari di combinazioni cromatiche veramente irripetibili per granitica orripilanza. Codesto colorino qui lo potremmo chiamare ejaculazione d'iguana, o orgasmo di varano di Komodo; ci vuole qualcosa di verdognolo, insomma. Potrebbe andare anche color passatina di finocchi andati a male.