venerdì 3 maggio 2013

Posizioni



In questi giorni sto visionando a bandello tutti i video possibili e immaginabili sull'alluvione di Firenze del 4 novembre 1966 messi su YouTube. Ce ne hanno veramente messi di tutti i tipi, riversando sul mezzo digitale, probabilmente, vecchissimi filmati girati con la cinepresa; riprese dalle finestre, riprese nella città devastata dopo il deflusso dell'Arno, cose davvero mai viste. 

La foto sopra, però, non proviene da un filmato. E' una foto, che mostra, in una via del centro, una delle oltre diecimila autovetture distrutte nell'Alluvione; è una Fiat 1100 dei primissimi mesi del 1962; ne consegue che, allora, aveva poco più di quattro anni di vita.

La troviamo qui totalmente rovesciata. Le posizioni delle automobili portate via dall'alluvione, una volta ritiratesi le acque, sarebbero state in parecchi casi assolutamente comiche se non ci fosse stata di mezzo una tragedia di una simile portata; e se non si vuole adoperare l'appellativo di "comiche", cosa che capirei benissimo, si può tranquillamente dire "bizzarre". Questa qua della 1100 non è fra queste; che una vettura fosse rovesciata da un fiume intero che scorreva per la città a sessanta all'ora e distruggeva ogni cosa, era la triste normalità.

Che cosa sia stata l'alluvione di Firenze, lo si può capire meglio dal filmato che segue; uno dei tanti. Un filmato letteralmente pieno di automobili; comincia, del resto, con una Bianchina in mezzo a una via allagata (anche se moderatamente: si tratta, per la cronaca, di via Giovan Battista Niccolini all'immissione in piazza d'Azeglio). E vi si vede anche una (ora rarissima) Autobianchi Primula.


Lo avete visto? Avete constatato di che colorino fosse la mistura d'acqua, fango e nafta che scorreva per le strade di Firenze? Bene. Forse, allora, vi sarete accorti di un particolare:


Nel filmato, girato a colori, ad un certo punto c'è la stessa Fiat 1100; solo che qualcuno la ha raddirizzata. E non è l'unica "sorpresina" del genere che mi attendo dalla visione dei filmati. Forse, chissà, qualcuno potrebbe giudicare frivolo questo mio concentrarmi sulle automobili nel mezzo di una catastrofe come l'alluvione di Firenze, la quale, sarebbe bene non dimenticarlo, fece anche una quarantina di morti, oltre alla distruzione di un intero patrimonio artistico e scientifico, e di tutto quanto un tessuto commerciale che non è stato mai più recuperato, disumanizzando il centro storico e rendendolo quel che è in gran parte ora: una Disneyland. Ma, forse, queste foto vogliono proprio mostrare anche questo: l'atto finale di quel che fu Firenze. La portata, anche sociale, di quell'evento, la sentiamo ancora oggi; io la guardo attraverso vecchie automobili accartocciate e smerdate.