martedì 1 gennaio 2013

Rossini





Ebbene sì, quest'anno ho deciso proprio di cominciare ammodino; indi per cui, dopo lo Squalo, in questo Capodanno del 2013 propongo all'attenzione degli stimati Treggiablogghisti questo entusiasmante, sesquipedale esemplare di Alfa GT Junior decisamente "corsaiolo" del 1968. Siamo sul vial de' Colli all'attacco col Piazzale; una tra le aree a più alta densità treggistica di tutta Firenze, ma anche -ahimè- quella dove (specialmente nell'appena trascorso 2012) le autovetture più interessanti mi sono sfilate sotto il naso senza nessuna possibilità di riprenderle. Stavolta, però, è andata bene; probabilmente c'entra una benemerita sosta al bar del conducente della GT Junior pesarese.

Bene. Allora, sarà il caso di ricominciare daccapo; perché, nel frattempo, mi ha scritto Fabrizio di Genova segnalandomi opportunamente quanto segue, e che io sinceramente neppure immaginavo (la mia cultura automobilistica, è senz'altro vero, presenta ancora delle lacune). Riporto testualmente dalla mail speditami da Fabrizio:

Buon anno Riccardo, sembra proprio che  tu non ti sia accorto in quale notevole treggia ti sia imbattuto il primo giorno dell'anno! La bella Alfa pesarese non è infatti una normale GT Junior, bensì una più importante e rara Giulia Sprint GTA.La si può riconscere (a parte le scritte d'identificazione sul cofano posteriore) per le diverse  maniglie sporgenti delle portiere (queste ultime in tale versione sono in alluminio per ridurre il peso così come anche il cofano motore) e per le ruote simili a quelle in acciaio che quì invece sono in lega.I vetri laterali inoltre dovrebbero essere stati sostituiti col plexiglass sempre per motivi di leggerezza e anteriormente la mascherina è caratterizzata da una semplice e sottile retina.Una vera e propria auto corsaiola, vincitrice di numerose gare all'epoca e difficile da trovare oggi in queste condizioni di originalità. Una treggia come questa, diversamente dalla normale Gt, vale sui 40/50.000 euro a seconda che sia una 1300 o una 1600.
Come vedi quindi hai proprio iniziato bene l'anno e non solo per la dea.
 
Già, Pesaro. Un caso in cui il titolo del post s'è come scritto da solo; una macchina del genere rossa e la città di Rossini. E una sigla scomparsa: anche allora la provincia era di "Pesaro e Urbino", ma sulla targa compariva soltanto Pesaro. Oltretutto con l'eterna confusione con Pescara; alzi la mano chi, vedendo una targa "PS", non si è mai chiesto "se fosse Pesaro o Pescara". Confusione biunivoca che insorgeva anche vedendo una targa "PE" di Pescara. La questione è stata risolta sia con il cambio della sigla (che ora è "PU"), sia, purtroppo, con l'introduzione delle perniciose, orrende targhe alfanumeriche, che Iddio le stramaledica. 

La consolazione che coglie nel vedere ancora un Rossini in piena regola targato PS è grande. Con tanto di Quadrifoglio verde, il simbolo di riconoscimento delle Alfa sportive. Spero che, quest'anno, il Piazzale e dintorni sia un po' più benigno nei miei confronti. [E sembra che lo sia stato sul serio, nota a margine].