giovedì 3 gennaio 2013

Portatrici sane di targhe strane



Come ho avuto assai spesso modo di dire, il feeling tra le 500 e le targhe particolari, strane, bizzarre e, in  qualche caso, uniche, è immarcescibile e si conferma costantemente. Il motivo è piuttosto ovvio: poiché i Cinquini sono le vecchie autovetture in assoluto più frequenti in circolazione (secondo le stime, solo in Italia dovrebbero essercene ancora in giro circa ottocentomila), sono anche quelle che testimoniano maggiormente le immatricolazioni tradizionali con sigla e cifra, e quindi anche le combinazioni più ambite dal cacciatore di targhe.

Il 2013 cinquecentistico comincia quindi con alcuni begli esempi di targònza appiccicata a Mezzisacchi. A Firenze, come si vede dalle foto sopra, l'autunno di' Dodici ha portato le classiche "tre cifre a scalare": nella prima foto, dei bellissimi gruppi di tre a scalare di uno (FI 688 687, Cinquino del 1973), nella seconda dei gruppi di tre a scalare di duecento (FI 547 347, Cinquino del 1970).


Passando a Genova (naturalmente grazie a Fabrizio, stavolta in veste di "prenditore al volo" in mezzo al traffico di Brignole), la musica non cambia affatto; anzi, fa ancor di più zumpappà zumpappà. Qui si sfiora il sublime con questo Cinquino del 1967 al quale manca solo una cifra per fare "filotto" (che risale a solo dieci immatricolazioni prima. Viene da pensare che Firenze e Genova sono entrambe città colpite da rovinose alluvioni, con consistenti perdite di automobili in anni treggistici (1966 e 1970); chissà quante targhe del genere sono andate perdute.