venerdì 11 maggio 2012

W l'Itaglia!


Bardahl era una delle scritte d'obbligo sulle macchinine bombardate degli anni '70, veri e propri deliri di oli lubrificanti, ferodi, bandiere a scacchi, scorpioni e quant'altro. Però questa stupefacente Fiat 595 Abarth del 1974 presenta un gadget in più, che andiamo a scoprire non senza esserci rispettosamente alzati in pie' e intonato l'inno nazionale:



Insomma, una vera e propia Abort patriòttica, con tanto di bandierone sul cofano motore (stavolta rialzato a dismisura per ospitare il possente motore preparato (a fà' casino):


Lo so che, davanti a una treggia del genere, non mi riesce di restare serio. Lo ammetto. In fondo, è un modo per dimostrare affetto; il "rombo Abarth" mi riporta indietro di quarant'anni, quando era un rumore consueto e provocava berci del tipo Ma càmbiagni la marmittaaaaaa....!!! Però, oggettivamente, queste macchinine erano dei capolavori, e andavano per davvero come le sassate.


(Si notino qui altre scritte d'obbligo: Motul -ma quanti oli ci metteva dentro...?!?- e Dunlop, ché magari ci aveva sopra delle gomme rigenerate Pinzauti di Peretola, ma dovevano comunque essere Dunlop, o Goodyear, o Firestone). Infine, l'interno. Gli interni Abarth erano del tutto complementari agli esterni, con volante sportivo, cruscotteria corsajola e ogni cosa che ricordasse la loro vocazione competitiva:


Poi è ripartita. Ho risentito il rombo e è scomparsa verso le colline. Ah, basta un rumore...