lunedì 2 aprile 2012

Cinquini aprilanti




Ed eccoci al consueto appuntamento coi "Cinquini del mese", cominciando con quelli di "produzione propria"; poi toccherà naturalmente a quelli di Mark B., che sono come di consueto qualche tonnellata. Il qui presente, invece, incomincia con un meneghino molto assolato, ripreso in un luogo treggistico par excellence: un benzinaio. Del più classico grigio topo, è del 1966: un anno di tutto rispetto per questo Mezzsàcch con l'altrettanto classica sedileria rossa.


E siccome i benzinai non finiscono mai di fornire tregge, da un'altra parte della città non cambia di certo la musica. Questo qui, del 1968, aveva appena finito di fare benzina. Lo avete mai visto un Cinquino al rifornimento? Se non lo avete mai visto, fatelo perché è uno spettacolo che merita. Abituati come sarete a tappi automatici, sportellini sganciati dalla centralina elettronica e chiavi codicizzate, guardate come si riforniva quando le tregge erano tregge: aprendo il cofano anteriore, e infilando la pompa direttamente nel serbatoio. E capirete uno dei parecchi motivi per cui di 500 ce ne sono ancora così tante in giro: con dieci euri ci si va avanti per quindici giorni. Indistruttibili Cinquini!


Questo, invece, lo si potrebbe chiamare un "Mezzosacco di allenamento": la pratica della presa al volo ha bisogno di essere esercitata, e anche un Cinquino può servire all'occorrenza. E' targato FI 711947 ed è del 1974.





Infine, un Mezzosacco squisitamente localista & nazionalista. Al proprietario sarà toccato sí di acquistarne uno ritargato Pistoja, ma ha provveduto a specificare in modo non fraintendibile che lui è fiorentino, appondendo sulla targa un giglio rosso che, sicuramente, non lo farà mai scambiare per un piro. Siamo, manco a dirlo, all'Isolotto; e le tregge isolottine stanno dirigendosi rapidamente verso il giorno in cui avranno una categoria tutta loro!