giovedì 29 marzo 2012

Le tregge di Amici Miei (2): Il Mascetti, la Titti e la sfilata delle tregge


Come già detto in un lontano post precedente (nel TB a volte passano lunghi intervalli, ma niente viene scordato), il film Amici Miei atto I è importante non soltanto per la storia del cinema italiano, ma anche per quella delle tregge fiorentine. Girato nel 1975, presenta molte scene esterne riprese direttamente nella Firenze di 37 anni fa, in giornate qualsiasi, col traffico che scorreva normalmente. E, soprattutto, con quelle che ora sono "tregge", ma che allora erano macchine di tutti i giorni: nuove, seminuove, vecchie.

La famosa scena del conte Mascetti che prova a dare l'addio alla Titti, l'amante liceale interpretata da Silvia Dionisio (che di anni, allora, non ne aveva 18 ma 24, essendo nata nel 1951), è, da questo punto di vista, esemplare. Girata con Tognazzi e la Dionisio che passeggiano tra via della Colonna (dove, peraltro, io ho fatto il liceo; ma non avevo la Titti in classe, sebbene così fosse chiamata la sorella maggiore della pischellina che avevo all'epoca), il Lungarno della Zecca Vecchia e il viale Antonio Gramsci, è anche un'autentica sfilata di tregge di tutti i tipi. Come avere la macchina sí, ma del tempo, e tornare indietro a quando le macchine che vedete tutti i giorni sul TB erano, a volte, bambine. E mi si lasci dire che anche questa è una parte, seppur piccola e strana, della bellezza del cinema.

Avete guardato il filmato della scena? Bene, ora state a vedere un po' di fermi immagine.


Siamo poco dopo l'inizio della scena. Il Mascetti ha appena cominciato il suo "discorso serio" alla Titti, quando alle loro spalle passa una Fiat 128 bianca, di primo modello. Di quelle che farebbero sobbalzare, ora, il sottoscritto, Mark B. e tutti i treggisti militanti. Siamo ancora di qua d'Arno, più o meno di fronte alla Biblioteca Nazionale.

Qui, invece, il Mascetti e la Titti sono passati nel viale Gramsci (un giro assurdo!), e mentre passeggiano sta parcheggiato, sullo sfondo, un autentico delirio di tregge. Da sinistra: una Renault 5 di primo modello, una 500, una Peugeot 504, una Citroën Dyane di primo modello, una Citroën Ami 8 e una Fiat 127. Vederle tutte insieme, ora, potrebbe provocare un collasso cardiocircolatorio al Treggista Militante® (non a me, però: ho già dato).


Poco dopo passa una Autobianchi A112...


...e subito dopo una Lancia Fulvia berlina e una Bianchina Panoramica, mentre la scena si allarga e compare, parcheggiata, anche una Fiat 1100 (sull'estrema sinistra).


Si restringe il campo, e col grande Tognazzi e con la bella Dionisio in primo piano, ecco uno dei clou treggistici di tutta la scena: si riesce infatti a leggere le targhe della 500 grigia e della Dyane. La 500 è targata FI 386455 ed è quindi del 1967 (aveva allora solo 8 anni); la Dyane è targata FI 532822 ed è del 1970 (e di anni ne aveva cinque).


Nel frattempo erano passate una 500 grigia (con chissà quale cartello sulla fiancata, tipo trombaio o falegname...) e una Fiat 124 blé scura, mentre si rivedono la 500 grigia, la R5 e l'Ami 8.


Poco dopo, un altro dei clou treggistici della scena: passa infatti un autobus dell'ATAF, di quelli verdi, storici. E soprattutto ancora ben lontani dall'essere privatizzati da Matteo Renzi; ma allora il sindaco di Firenze si chiamava Elio Gabbuggiani, e non vorrei dire altro; da questo punto di vista non sono passati 37 anni, ma tre secoli. Disgraziatamente. L'autobus, vista l'ambientazione della scena, è molto probabilmente della linea 8, che vi passa ancora; chissà chi era l'autista che si scorge alla guida...ombre del passato...


Altro restringimento di campo, e oplà: si riesce a leggere anche la targa della R5. E' FI 667221, e la vettura è quindi del gennaio 1973. Aveva due anni all'epoca.

La passeggiata e il "discorso serio" del Mascetti proseguono, ed ecco comparire una Ford Escort di primo modello, con uno dei suoi famosi colorini che riuscivano a declinare tutte le sfumature della funerea depressione (poco dopo si vedrà anche il retro della vettura, ma purtroppo senza poter leggere la targa);


Infine, quasi alla fine della scena, ecco parcheggiate una Mini Minor bianca e una Simca 1000 lilla che assomiglia terribilmente a questa. Peccato non leggere la targa: se fosse proprio quella, sarei disposto a qualche pazzia.

A dire il vero, di tregge in questa scena ne passano diverse altre (tra le quali una vecchia Mercedes che purtroppo è coperta dai due). E non è certo finita con Amici Miei: siamo solo all'atto II!

Nota: Le esatte "location" di Amici Miei si trovano a questa pagina del "Davinotti". Da notare che il "liceo" di via della Colonna è in realtà il Museo Archeologico, e che la scena si conclude "a casa della Titti" che è in realtà a Roma, in via Calboli!