sabato 31 marzo 2012

I' furgone d'i'macellajo




L'Antica Macelleria Falorni di Greve in Chianti è un tempio. Chiunque voglia, almeno per una volta nella vita, vedere sul serio che cosa si intenda per bistecca a Firenze e dintorni, deve andare dal Falorni e guardare quel che ha sul bancone, e poi farsene tagliare una anche "media". Un macellaio milanese, con una bistecca "media" del Falorni ci taglierebbe fettine per due giorni e mezzo; oppure, quella che è una "bistecca" per un macellaio napoletano farebbe prendere al Falorni una crisi micidiale di risate convulsive. Unicuique suum; ai milanesi i risotti e gli ossibuchi, a' partenopei la pizza e la pasticceria, ma per le bistecche siete vivamente pregati di lasciare stare i fiorentini e di tenervi le vostre solette da scarpe "ben cotte". Dal Falorni ci sono stato qualche volta, non solo per le bistecche ma anche per i suoi notevoli salumi; oltretutto, si trova proprio in piazza di Greve, e la piazza di Greve meriterebbe comunque una visita anche se non ci fosse il Falorni. Qualche volta; e lasciandoci, questo va detto, delle cifre immonde, da collasso cardiocircolatorio. Però si vive una volta sola, e morire senza avere assaggiato almeno una volta la chianina del Falorni vuol dire non aver vissuto. Purtroppo, in queste mie rade visite all'antica macelleria, non mi ero mai accorto di che razza di furgone fosse dotato quel mirabile esercizio commerciale; e se non me ne sono accorto io, potete star certi che invece se n'è accorto Mark B., il quale mi manda queste foto. Il Falorni, insomma, per trasportare bistecche, presciutti toscani, buristo e quant'altro, si serve di questo Fiat 1100T a Muso Lungo del 1953.


Con questo post, viene uguagliato il record mensile di post (51) che resisteva dall'aprile del 2010. Lunga vita al Treggia's Blog!