venerdì 10 febbraio 2012

La Farlocchèide




Da qualche tempo si sono accorti che, su certi modelli di autovetture (non necessariamente "tregge" in senso proprio), ci stanno parecchio bene le care, vecchie targhe bianconere quadrate; così, con qualche decreto ministeriale o roba del genere, ne hanno di nuovo autorizzato la produzione e l'installazione, ovviamente con precise limitazioni e a totale volontà e spesa del proprietario. In pratica, chi si ritrova un'auto d'epoca reimmatricolata con una targa successiva al 1975 (vale a dire dei tipi arancio-bianco-nero, con sfondo bianco e alfanumerica attuale), può richiedere, per motivi estetico-storici, che l'immatricolazione corrente sia riprodotta su un supporto "tradizionale", vale a dire la targa quadrata. La cosa ha anche, sembra, un valore economico: un modello ritargato con i supporti più recenti può perdere parecchio del suo valore commerciale, dato che il posteriore era adattato alla targa quadrata e un diverso tipo ne rovina l'aspetto. E' il caso di questa Alfa Romeo GT 1300 Spider, la cui (re)immatricolazione è in realtà del 1987; e una cosa che salta immediatamente all'occhio è la mancanza, tra la sigla e la prima cifra, dell'emblema della Repubblica Italiana. Le targhe quadrate "replicanti" sono autorizzate, ma sono di produzione privata e quindi non posso fregiarsi dell'emblema dello stato. Insomma, inutile girarci attorno: sono farlocche, e farlocche resteranno. Ma se ne comincia a vedere un bel po' (ne abbiamo diversi altri esempi anche nel TB).