martedì 23 agosto 2011

Pisorno




Che le plaghe del litorale tra Pisa e Livorno siano un tutt'uno, nonostante la ben nota rivalità che si esplica soprattutto nel gioco del pallone e nelle pagine del Vernacoliere, è un dato di fatto; in realtà, e lo dico avendoci vissuto per un bel po' d'anni, Livorno non potrebbe esistere senza Pisa, e viceversa. In altre zone sarebbero la stessa città, ed è bene ricordare che Livorno nacque come Porto Pisano una volta che i detriti dell'Arno ebbero interrato il primevo porto dell'antica repubblica marinara.

Quel che rimane a bocca d'Arno è Marina di Pisa, patria dei due Pontecorvo (il regista Gillo e lo scienziato Bruno, noto anche come Бруно Арнолдович Понтекорво dopo che "emigrò" nell'ex Unione Sovietica divenendone cittadino. Marina di Pisa, con il suo agitato litorale in costante erosione, è per me un luogo assolutamente affascinante. Con le sue architetture démodé, le misteriose colonie semidiroccate, il sole a picco e le vie calcinate e parallele, è un luogo che ha una sua bellezza rude e fermatempo. Ed è appunto da una via di questa Pisorno immaginaria, luogo cinematografico per eccellenza, che proviene questo T2 livornese camperizzato. Del 1976, come recita l'ovale che esime dal ricorrere alle tabelle; e sta lì, in un posto giusto a mezz'estate.