domenica 28 agosto 2011

La Nana





Premessa. Questo post lo vorrei dedicare a una persona ben precisa; si tratta di Francesco Gavilli, di Meleto nel Valdarno (chissà quali frutti vi si coltivavano storicamente, mi sto domandando...), che mi ha scritto un'arcaica mail che mi ha fatto stare, stamani, parecchio ma parecchio bene. E non è poco, sotto questi chiardiluna. A Francesco, operaio agricolo e giardiniere, fratello nella non presenza sul Libro de' Ceffi, dico soltanto una cosa così tanto per rimpolpare il ringraziamento che gli porgo: io sono un notorio disastro con le risposte alle mail. Preferisco procedere altrimenti, magari pigliando una treggia e legarla ad una data persona. Non è una semplice dedica, pur sentita: è il promemoria di un'esistenza e di un momento. Ma ora è il momento di passare a questa vettura.

Una treggia, stavolta, a dir poco eccezionale. Si tratta di una MG Midget del 1978; a vederla, uno penserebbe forse ad una reimmatricolazione dagli anni '60 (e, in effetti, la sua produzione iniziò nel 1961), ma rimase in vendita fino al 1979. Si tratta quindi di un originale.

Me ne uscivo bel bello da una delle mie nottate passate a guidare ambulanze e a raccattare ragazzini cascati dal motorino (quelli che, quando qualche volta si fanno male sul serio o ci rimettono le penne, è sempre colpa del briaco di turno e non delle cose criminali che fanno sui loro sparacuregge pagati dal babbo; ma pensassero invece a non fare gli imbecilli e a mettere in pericolo la loro vita e quella degli altri), vecchi che non respirano al quinto piano e sempre alle 4 di mattina, e altre cose del genere. Quando esco da un turno notturno sono sempre molto zen; mi metto a scandagliare le vetture parcheggiate, procedendo a velocità da sbadiglio mentre torno a casa, e cosí facevo quella mattina. Ford Ka, Clio, Panda, SUV Renegado/Sorento/Qashqai (qashqasti, qashqò), macchinina a pedali, Honda HRV....come?...macchinina a pedali?!?

Inchiodata. Scendo sí assonnato e devastato, ma con la Kodak in mano. Davanti a me ho una cosa eccezionale: una Mg Midget. Midget, in inglese, vuol dire "nano"; le grammatiche per gli itagliani insegnano sí che "nano" di dice dwarf (plurale: dwarves), ma quella è una parola per i racconti di fate (ed è per questo che un italiano all'estero, quando sfoggia il suo inglese, fa automaticamente sghignazzare tutta la compagnia). Mai nome fu più azzeccato: le dimensioni dello spaiderino sono effettivamente paragonabili a quelle di un'automobilina a pedali, ed anche l'aspetto non è in fondo dissimile.


Il bello è che, stavolta, non si tratta affatto del solito spaiderino d'epoca tutto rileccato e lezioso, pronto per il fighetto di turno e ovviamente anche per la di lui fidanzatina; tutt'altro. Verniciaccia scrostata, chiazze, interno tenuto alla 'ioboia, e l'aria vissuta di una vettura usata per davvero, quotidianamente. Il primo esempio di spaiderino da battaglia che io abbia visto; quasi stavo per tributargli un applauso, ma poi ho pensato che mi trovavo parecchio vicino a San Salvi. A San Salvi il manicomio non c'è più, ma sfoggia pur sempre degli ottimi centri di igiene mentale dove sicuramente qualcuno mi avrebbe invitato a rivolgermi, e con urgenza.

Nana sí, ma attenzione. Da battaglia, macchinina a pedali, sgarrupata, ma ha pur sempre dentro un motorino di quasi milleccinque di cilindrata, derivato da quello della Austin Healey. Altro che pedali: questa qui, quando parte, la fa le ritrécini. Quasi me la vedo montare sopra un SUV e atterrare dall'altra parte. Un contribuito ad un'immagine più positiva dei nani, dopo la famosa canzone di De André e, soprattutto, dopo la discesa in campo del Nanaccio per eccellenza (e del suo omologo Brunetta). Non dobbiamo certamente avercela con chi è di bassa statura (e lo dice uno alto un metro e novanta), anche se Berlusconi, senz'altro, ha tirato fuori tutto ciò che politicamente scorretto esiste in noi. La trasmissione mica si chiamava L'ottavo Diversamente Alto, del resto.

Certo che, almeno un po', fa pensare. Ma in Gran Bretagna, agli inizi degli anni '60, la statura media era cosí bassa? E i fieri scozzesoni delle Highlands? O stai a vedere che Braveheart gli era una mezzasega? Chi lo sa. Certo che, prima di rimontare sulla mia poderosa Fiesta scassata (e con 285.000 km sul groppone) mi sono visto, per un lungo attimo, montare estasiato su quella vettura, mettere in moto, sentire il rombo, e rimanerci incastrato per sempre. Primo esempio di uno che fa nòcciolo con una macchina; il Guinness dei primati non me lo avrebbe levato nessuno.