martedì 4 gennaio 2011

Old Bastard



La cosa ha un po' di...camilleriano: una vettura targata Agrigento (che dovrebbe essere della fine del '73 o dell'inizio del '74) a Genova, riporta immediatamente al problematico fidanzamento a distanza tra il commissario Montalbano e Livia da Boccadasse; anche se subito che la sofisticata fìmmina del commissario sarebbe mai andata a giro su una macchina del genere; questa, casomai, sarebbe roba per Ingrid!

Bene, tributato il tributabile ai romanzi di Andrea Camilleri, bisogna ora, e con grande piacere, soffermarsi su questo terzo contributo di Fabrizio da Genova (ogni volta mi viene da scrivere "Faber", ma sarà meglio che mi tolga il vizio). La vettura in questione è una Opel Manta SR, nome che si sposava a meraviglia con il suo carattere e il suo aspetto americanaccio alla Hazzard. Invitandovi a farvi una cultura sulla manta birostris, credo che poche volte un autocinetònimo (*) sia stato più azzeccato.

Solo che, ma anche questa è in fondo una cosa piacevole dal punto di vista del ricordo e del ritorno alla nostra gioventù e/o pischellerìa, qui siamo di fronte a una vera e propria tamarrata da anni '70, dura e pura, senza compromessi. Il nero-oro, il cofanone nero con lo scheletrone, la dicitura Old Bastard: un vero e proprio manuale del Tamarro, da antologia, da museo addirittura se non fosse per il fatto che l'unico museo possibile per una Treggia è la strada. Peccato che Fabrizio non abbia fotografato l'interno: sicuramente ci avremmo trovato il anche il volantone sportivo Momo, indimenticabile e indimenticato protagonista di una pubblicità che, negli anni '70, furoreggiava sul Topolino ("Povero papà...non lasciarlo senza volante" o roba del genere; vi si vedeva una faccia da belìno coi capelli biondastri e ricciuti, che stringeva...il niente mentre la pubblicità invitava i bambini a partecipare a un concorso -mi sembra della Politoys- dove si poteva far vincere al babbo il volante sportivo da mettere magari sulla 850 scassata con 97.000 km). E' quella che io chiamo l'epoca della Same-Govj, insomma, e un pensiero commosso vada anche ai suoi meravigliosi Tamarri con le Mante e quant'altro!

(*) Eccoci con un altro dei neologismi del TB: vuol dire, ovviamente, "nome di automobile", o di "autoveicolo" e riprende sostantivi come "toponimo, odonimo" eccetera. Dal greco moderno (ma formato su radici classiche) αὐτοκίνητον, traduzione esatta di "auto-mobile"; ripreso anche nel latino moderno "autocinetum".