giovedì 11 novembre 2010

Il quarto d'ora di follia del Treggista (3-fine)





Mi volto appena, terminato di fotografare la rarissima Sonett, e mi ritrovo in pieno delirio Saabiano. Decisamente il carrozzierino vicino a casa mia deve avere una predilezione per le carcasse verdi della Svenska Automobiler AktieBolaget: ciò che mi si para davanti in un crescendo rossiniano sono i resti di una Saab 95. Resti peraltro dignitosi: la carrozzeria sembra in non pessime condizioni, a parte il lunotto posteriore completamente sfondato.


Discorso leggermente diverso per l'interno, che presenta invece condizioni da Day After. Sedili completamente rimossi, stratificazioni di polvere e sporcizia e, soprattutto, una collezione di ragnatele da farne un vero e proprio paradiso dell'entomologia. Lo spessore delle ragnatele sistematesi nella povera Saab 95 fa in alcuni casi sospettare che riescano a sostenere il peso di una persona. Certo, fa abbastanza male vedere una vettura come questa ridotta in simili condizioni; ma se il TB può servire a qualcosa di veramente pratico, la speranza è che qualcuno la noti e si occupi di restaurarla. Non lasciate "cubizzare" queste automobili, non lo meritano.

Nel frattempo, la signora Anna (rimasta sempre all'interno della Treggistamobil), pur assistendo divertita allo show del sottoscritto non perde il contatto con la realtà: tanto è vero, che ad un certo punto comincia a sbracciarsi agitatissima. Credo a questo punto che abbia individuato chissà quale altra treggia nascosta in quello scrigno di tesori italosvedesi; invece, purtroppo, appena fuori dal cancelletto che avevo un quarto d'ora prima inforcato con baldanzosità, sta accadendo qualcosa di assai meno divertente. Un ciclista e un motociclista si sono, come si dice da queste parti, "bocciati"; e, fatto meno raro di quanto si crede, ad avere la peggio è stato proprio il motociclista.

In questi casi, poiché giro con un mezzo di soccorso e in divisa da centodiciotto, sono ovviamente obbligato a fermarmi e a prestare tutto l'aiuto che mi è possibile; consistente più che altro nell'allontanare il capannello di curiosi che si forma invariabilmente ad ogni incidente stradale, e nell'evitare che qualcuno tocchi il malcapitato. Di più, non essendo un medico ed essendo privo di attrezzatura, non posso fare. Per fortuna qualcuno ha già provveduto a chiamare l'autoambulanza di zona.

Si conclude quindi in questo modo spiacevole il quarto d'ora di follia del Treggista; il quale, comunque sia, ha proposto tregge veramente notevoli e pressoché introvabili. Mi auguro ovviamente che il prossimo quarto d'ora non si concluda come questo, e che tutti godano di buona salute.