lunedì 11 ottobre 2010

Ronde del Tirreno (FF/22)



Ribadisco che la Porsche, a me, è una vettura che ho sempre avuto sul gozzo. Nulla contro le sue avanzatissime soluzioni tecniche, nulla contro la sua estetica (avrei ben poco da obiettare su quella di questo modello, una 356 del 1967), nulla contro di nulla; ma rimane una vettura troppo legata ad un certo "mondo", e a persone (come lo stesso ingegner Ferdinand Porsche) troppo colluse col nazismo, e che l'hanno fatta troppo franca in nome dell'industria. La stessa industria che il nazismo lo aveva creato e finanziato, del resto. E una macchina nazista per me rimane, anche se a bordo di una Porsche andò a morire James Dean.

Ciononostante, quando su questa vettura ho visto l'adesivo Ronde del Tirreno ho avuto un momento di sbandamento. Come? Addirittura una Porsche 356 per fare le famose ronde di cui si è tanto parlato nei mesi scorsi, e che poi si sono dissolte come neve al sole? Poi, ripresomi, mi dev'essere venuto a mente che era un francesismo, ronde nel senso di "giro, percorso a circuito", o roba del genere. Insomma, stavo già per partire con la solita Porsche nazi-leghista, e invece era soltanto un'innocua giratina di appassionati più o meno "paperoni" a bordo delle loro preziose vetture d'epoca. Sono stato ingiusto, almeno in questo caso. Mi ero già visto i rondaioli in Porsche a giro per la costa tirrenica.

Ad ogni modo, e con tutto ciò che ho da dire sulle Porsche, un torto spaventoso a questa vettura lo hanno fatto. Ma che si mette la targa anteriore fatta con le letterine adesive...?!? Alla targa originale si trova sempre un posto, magari sul parabrezza, magari di lato. Ma questa è una soluzione davvero orripilante. È pur sempre una vettura splendida, seppure algida come il film Olympia di Leni Riefenstahl. A proposito di nazisti...