martedì 17 agosto 2010

Le Anarcotregge di Carrara e dintorni (4): Le Trespe so' arrivate alla marina... (Seconda Parte)



Micaela e Gabriele sono due ragazzi decisamente polivalenti. Sede plurais como o universo!, diceva uno strano tipo portoghese magro e coi baffetti, parecchi anni fa; un appello che, fortunatamente, qualcuno sembra continuare a raccogliere in questa epoca di granitici e coerentissimi imbecilli. Nella pluralità, poi, esiste sempre una coerenza autentica, non di facciata, e soprattutto non strombazzata: ad esempio, che un musicista si rimetta da solo in sesto una Vespa è, a pensarci bene, assolutamente logico. Questione di armonie. Alla fin fine, un brano musicale o una canzone somigliano assai da vicino a girare una chiavetta e sentire andare in moto un mezzo rifatto con le proprie mani.

Il qui presente può solo limitarsi a registrare; ho leticato da piccolo con il pentagramma, e quanto alla meccanica sono capace a malapena di cambiare una gomma o di pulire una candela. Però, come in questo caso, ho una dote: individuo assai rapidamente i particolari di un insieme. Non si vede tutti i giorni, ad esempio, una Vespa mentre qualcuno la sta rimettendo a posto a casa sua, con tutti i pezzi disposti ordinatamente (ancora una volta la musica); e, addirittura, con la targa smontata e messa da una parte come ad attendere il momento in cui, finalmente, sarà riattaccata e la Vespa gialla parmigiana del 1982 potrà ricominciare a salire e scendere dai monti alla marina. E, non certo per suggerire a Micaela e Gabriele il da farsi, fossi in loro una canzone sopra ce la scriverei!