giovedì 26 agosto 2010

Karmann e sangue freddo (1)






Raramente, e forse sbagliando, sono stato a Viareggio. Probabilmente, per un isolano feroce quale sono, le spiaggione e la "vita" di Viareggio e della Versilia non sono troppo congeniali. Però qualche giorno fa ci sono stato, assieme alla piasintëina e a un amico, e ci sono stato molto bene (basta che non pretendano stolidamente, i viareggini, di fare il cacciucco come a Livorno); inoltre Viareggio mi ha riservato, proprio in uno dei suoi viali alberati di pini, una sorpresotta niente, ma proprio niente male.

Beh, certo, ci ha la targa alfanumerica e, forse, non bisogna neanche volergliene al proprietario: data la vettura, con tutta probabilità si tratta di un'acquisizione diretta all'estero che ha avuto poi bisogno di un'immatricolazione italiana. Però, budello d'eva, davanti a una Volkswagen Karmann Ghia bisogna fermarsi comunque. Con karmann e sangue freddo, e fotografare. Non è una cosa che si vede tutti i giorni a giro, e in Italia se ne vedevano poche anche negli anni '60 e '70, quand'era in produzione.

La VW Karmann Ghia era una vettura strana e bella. A vederla dal di fuori, con la sua linea accattivante da spaiderino possente, uno avrebbe pensato che facesse tuoni e fulmini; generalmente si ignorava del tutto che era, praticamente, un Maggiolino spider. Con le medesime prestazioni del Maggiolino. Fu in produzione dal 1955 al 1974; a Licòpoli, a quel tempo, non esisteva altra linea di produzione che quella per il Käfer, e l'ingegner Nordoff pensò di diversificare un po' la produzione offrendo sì un'auto dalla linea sportiva, ma che sfruttasse in tutto e per tutto la meccanica del Maggiolino. Ne venne fuori questo interessantissimo ibrido, che con la sua carrozzeria filante e esteticamente splendida (un prototipo Ghia del 1953 poi acquisito dalla carrozzeria Karmann) ricopriva in tutto e per tutto la meccanica, senza la benché minima variazione, del Maggiolino. Vale a dire lo storico boxer da 1192 cm3 raffreddato a aria, che erogava i suoi trenta cavallacci. In pratica, la Karmann Ghia forniva prestazioni assai modeste; la velocità massima, ad esempio, era di 115 kmh. Qualcosa da mettercisi calmi calmi con la bella a fare giustappunto pò pò pò per il lungomare di Viareggio, facendo finta che se si fosse pigiato l'acceleratore....

...ti avrebbero comunque superato anche i Cinquini. Ma non per questo è una vettura meno bella. Da procederci con molta karma(nn)!