mercoledì 16 giugno 2010

Maggiolino ìno, o Vusvàghe àghe, rigorosamente Pisàno àno




Quando l'ho visto scintillà' n'i' buiodellanòtte, per una di quelle bizzarre associazioni d'idee che a volte colgono l'essere umano nella sua variante Treggista mi è subito venuta in mente una vecchia barzelletta sui carabinieri. Quella, per intenderci, dove un caramba, entrato da un tabaccaio per comprare le sigarette, si vede superare di malagrazia da un giòvine con la camicia sbottonata e il fare da preibòi degli anni '70 che chiede due pacchetti di Marbòro òro (le Marlboro "lunghe" con il pacchetto color oro erano tra le sigarette da fighetti in quegli anni, assieme alle John Player's Special e altre). Invidioso, il carabiniere pensa: "E se lo fa lui, perché non posso farlo anch'io...?" Si avvicina allora con fare baldanzoso dal tabaccaio e gli chiede due pacchetti di Nazionàli àli (varianti: Muràtti àtti, Esportaziòne òne, Macedònia ònia). E vabbè, ok, l'ho detta. Certo, però, che un ché di Marbòro òro ce l'ha questo Maggiolino, che potrebbe quindi essere comodamente chiamato un Maggiolìno ìno o addirittura una Vusvàghe àghe; tanto più, e non v'è alcun dubbio, è anche e sopratutto Pisàno àno, e una cosa del genere non ci sta mai male!