giovedì 13 maggio 2010

'O gippon' napulitan'




Certo che, per andare fuori strada, c'è andato sul serio: dalle pendici del Vesuvio fino al centro storico di Firenze, occupando peraltro con la sua mole almeno un paio di posti macchina. Tant'è. Mi chiedo spesso come sia nata la moda dei gipponi in città (visto che la maggior parte dei loro possessori non sa nemmeno come si ingrana una prima ridotta o come si aziona il blocco del differenziale), ma è probabilmente una questione oziosa: le mode nascono e basta e, per quanto cretine le si possano giudicare, ci sono e stop. Certo è che parecchi gipponisti l'unico "fuoristrada" della loro vista lo devono aver fatto quando hanno addirizzato una curva non riuscendo a controllare bene i mastodonti che hanno sotto il kiùlo.

L'unica consolazione è che, perlomeno, i fuoristradoni di qualche annetto fa avevano ancora l'aspetto gipponesco; non erano, insomma, ancora diventati sùvvi. Certo, nemmeno su questo gippone partenopeo si può osservare il benché minimo schizzo di fango, però questo è autenticamente un mezzo che, a volerlo, potrebbe guadare i fiumi nella Repubblica Centrafricana o valicare arditi passi himalayani nell'Assurdistan. Provateci a farlo col vostro SSang-Yong (quella doppia "s" iniziale mi ha sempre inquietato, oltre alla cosmica bruttezza del SUV coreano, detto anche "La Multipla dei SUV") o coi vari Renegados, Desperados, Inquiappettados, Qashai o Inchampai, e poi raccontatemelo. Insomma, la Land Rover è pur sempre una Land Rover e un po' di rispetto lo merita. Però le son più belline co i' fango incrostato!