venerdì 12 febbraio 2010

Magyarország Trabantország



Vi ricordate dell'amico Ionis 56, vale a dire l'addetto Gigliese alla Treggiologia? Ebbene, anche lui è stato in Ungheria, al pari di Cristina la Meharista. E cosa ci si va a fare in Ungheria, se non per fotografare delle Trabant? Sì, ok, d'accordo, il lago Balaton, il Tokai (e altri vini ugualmente buoni), il Gulasch (che proriamente dovrebbe chiamarsi gulyás, da pronunciarsi qualcosa come "gùiaash"), la paprika, le belle magiare; però la considerevole presenza di Trabi (o Trabbi) dovrebbe essere presa in considerazione dalle competenti autorità ungheresi come attrazione turistica in piena regola. Ho già pronto lo slogan: Magyarország Trabantország (Ungheria, terra della Trabant). E chi dimostra di pronunciarlo correttamente vince un viaggio. In Trabant, ovviamente. E se sopravvive, vince anche la Trabant.

In queste foto "ionissiane", di Trabant se ne vedono addirittura due nella stessa strada; la seconda è quella che che si intravede appena nella prima foto, sotto il manifesto con scritto Figyeló (= "attento!"). Pensate: due Trabant parcheggiata una dirimpetto all'altra. Sì, decisamente vale la pena fare una giratina in Ungheria (che, per inciso, è anche un paese splendido).