mercoledì 10 febbraio 2010

La Pavesina




Beh, bisogna tornare sulla terra dopo la meraviglia delle meraviglie di ieri; quella, oramai, è consegnata definitivamente alla storia del Treggia's Blog e vi resterà. Per tornare alle (amatissime) tregge quotidiane, scelgo questa Dyane fotografata qualche sera fa sotto il nevischio; è anche un omaggio al neolinkato (e neolinkante) blog dell'amico labronico Sassicaia Molotov, Il Tafferuglio Interiore, che proprio in questi giorni ha pubblicato un bel post treggistico (con la speranza che non sia l'ultimo, e anche che, abitando a Livorno, cerchi di ritrovarmi un'Arna targata LI 34... che vedevo sempre in giro quando abitavo da quelle parti: gliene sarei davvero grato!).

Nei commenti a detto post, a cura di Jesup, c'è un riferimento alla Dyane: da qui ho pensato che vederne immediatamente una ancora all'opera, che vive & lotta insieme a noi, non sarebbe stato male; anche perché la sera che l'ho fotografata ho rischiato seriamente una polmonite, uscendo solo col pile di servizio dalla macchina riscaldatissima e gettandomi nelle intemperie. Davvero un invernaccio malefico, questo; e autovetture come queste, con venticinque o trent'anni sul groppone, lo sfidano ancora senza problemi. Mi garberebbe, se sarò ancora vivo, vedere quanti suvvini ci saranno ancora in giro tra un egual numero d'anni.

Mi piace qui riportare le parole esatte dal commento di Jesup: "Ci metterei anche il Dyane. Auto che avevano comunque comodità e di mantenimento ti costavano poco più di un motorino. Anche perchè quando si fermavano almeno sapevi dove erano le candele, ora con sta cazzo di elettronica, ci vuole un ingegnere per rimetterle a posto!" Parole da sottoscrivere interamente, parole da Treggista.