giovedì 3 dicembre 2009

Anche il TB grida: Mannu libero!


Niente, da queste parti, è slegato dalle persone e dai fatti.

Non sto nemmeno a fare dei link. Presumo che la maggior parte delle lettrici e dei lettori del TB abbiano oramai realizzato che fa parte di un certo Asocial Network, del resto ampiamente collegato con questo blog. La vicenda del Mannu, del suo arresto, del suo petardo e della sua palma dovrebbero essere più che note; e, se non lo fossero, in un'epoca di ipercomunicazione andate pure a cercare di cosa si tratta. Keywords: Mannu, Francesco Mannucci, agenzia delle Entrate.

Durante la manifestazione a Pontassieve del 21 novembre scorso, manifestazione per la liberazione del Mannu, mi dicevo che una bella Treggia da fotografare e inserire qui dentro non ci sarebbe stata per nulla male. Come se anche questo blog di resistenze automobilistiche (ché tale è) potesse in qualche modo servire a qualcosa, dare i suoi due centesimi di solidarietà, e i suoi tre o quattro centesimi di rabbia e di lotta. Ora forse si capirà ancora meglio perché l'inno del TB è Sesto San Giovanni dei Gang.

Alla fine è spuntata fuori questa 500 ocra con targa calabra. Che al Mannu, alla sua ragazza e a sua madre mi sarebbe piaciuto dedicare una Treggia fantastica, fantasmagorica, unica e irripetibile va da sé. Trovare sul percorso della maniffa, che so io, una Tucker del '48. O una Isetta del '59. Oppure anche una Fiat 128: una delle grandi mancanze di questo blog. Niente. Un Cinquino. Ma poi ho ripensato a quel ragazzo con accento calabrese che invitava la gente a scendere per le strade, e ho pensato che andava benissimo quest'utilitaria sbattuta chissà come dal sud a Pontassieve, col suo "9", con la sua storia forse più enorme, dura e bella di una Bugatti.

Al Mannu, alla sua schiena di ragazzo spaccata dalla repressione d'un regime schifoso, a tutti i Mannu e a tutti coloro che non si arrendono, il TB dedica questa vettura, quest'auto utilitaria e portato via Ceccanti.