venerdì 23 ottobre 2009

Killer o Trasformista?




Contrariamente alla prassi di questo blog, le foto di questo post sono disposte con quella di retro al primo posto in alto. Lo impone la particvlare configurazione di questa bella e atavica Land Rover, quando ancora tale denominazione era sinonimo di "fuoristrada" (si diceva comunemente una landròve, a volte persino col plurale landròvi, proprio come si poteva dire una 'hampagnola o una gìppe), e i sùvvi, o gipponi, avevano ancora da comparire. Si noterà infatti che tale landròve ha ben due targhe: quella propria, di Pescara (e non di Pesaro, tanto per ricordare uno dei quesiti immatricolazionali più annosi: "PE" è Pesaro o Pescara, oppure: "PS" è Pescara o Pesaro?), ed un'altra, sistemata alla bell'e meglio a contrasto con la rotadiscòrta, di un motociclo. E, a questo punto, si aprono scenari interessanti, ed anche un po' inquietanti.


Siamo forse di fronte a un fuoristrada killer, sullo stile dell'ascensore assassino di un celebre film splatter olandese del 1983? La feroce Landròve che si nutre di scuteroni fagocitandoli assieme ai conducenti, sputandone solo la targa e conservandola su se stessa a testimonianza e monito dell'avvenuto misfatto? Con questo pensiero in testa, mi sono tenuto a debita distanza, per paura di essere inghiottito: sicuramente, e per quanto sia di ragguardevoli dimensioni, non credo di avere l'aspetto di uno scuterone; ma non si sa mai. E se alla Landròve killer fosse venuta all'improvviso la voglia di papparsi un Treggista, appendendo poi la sua Kodak alla ruota di scorta, come trofeo? Melius timere quam baculari, insomma.

Un'altra ipotesi, però, è che si tratti di un mezzo estraterrèstre, di un Ufo Robò insomma, che riesce ad assumere tutte le forme che vuole: basta un impulso e, oplà, quel che sembra un fuoristrada si trasforma in una Vespa, pronta ad affrontare il traffico fantascientifico della Fortezza da Basso alle ore di punta. Arrivata a Porta a Prato, nel bel mezzo di un ingorgo già compattato, diventa invece un elicottero, l'unico mezzo che potrebbe consentire di cavarsela in un bouchon del genere; e così via. Ma, naturalmente, l'elicottero non ha bisogno di alcuna targa (a parte forse in Svizzera, dove sono targate anche le biciclette e le mucche); la Vespa, invece, sì. Comunque la si metta, quindi, si tratta di scenari da prendere estremamente con le molle. Fate attenzione se passate da quelle parti, specialmente nel bujo della notte. Anche perché la Fiat 126 che avevo fotografato mesi fa nello stesso posto, e che era sempre stata lì, è scomparsa da un giorno all'altro. E non vorrei che...