giovedì 29 ottobre 2009

Guadando





E siccome già ero sull'isola, a un certo punto mi sono accorto che c'era un nuovo arrivo. No, questo non ce lo avevo mai visto prima; evidentemente ci dev'essere arrivato al guado da qualche parte, come si confà ad una Land Rover un po' più rassicurante di quella di qualche giorno fa (nonostante il frontale decisamente aggressivo da safari africano con tanto di turista di Cinisello Balsamo sbranato da una leonessa). Ad ogni modo, mi rifiuto di non cogliere l'occasione per segnalare a tutte e tutti che questo è un vero fuoristrada, di quelli di una volta, col fango incrostato autentico (e spesso secolare, anche se qui dev'essere stato disgraziatamente ripulito), con le marciacce ridotte (ivi compreso il famoso "primino"), col blocco del differenziale e con una velocità massima di 85 kmh lanciato a rotta di collo sull'autostrada. Di quelli, come si dice a Firenze, che sàrgano anche su' muri (NB: sàrgano non viene dal verbo *sargare, ma vuol dire salgono). Provateci un po' a salirci con un Ssangyong, su un muro, sempre che la doppia "S" iniziale non vi abbia fatto desistere già in partenza, oppure con uno dei tanti rinnegati, tuareg, qashqai (qashqasti, qashqò), sorenti o cajenne che ammorbano le nostre strade (e le nostre esistenze). Provate non dico a farlo guidare, ma semplicemente mettere in moto ad una delle mefitiche mammine che portano il pargoletto a scuola (distanza: 540 metri da casa) a bordo del suvviello di casa, parcheggiando in quadrupla fila, compiendo manovre degne d'un film dell'orrore e procedendo a 20 all'ora per paura di sciupare il prezïoso automezzo che sarà terminato di pagare nel 2044. Qui, invece, signore e signori, c'è persino l'adesivo del Camel Trophy, una cosina in cui i fuoristrada erano chiamati a far lacchezzi del genere:


Ok, cazzo, quanto mi mancava una tiratona di quelle sode contro i SUV!