giovedì 15 ottobre 2009

Αἰγίλιον τρεγγιάων γαῖα



Ancora dall'amico e correligionario VIOLA Ionis 56 ricevo, dall'Isola del Giglio, questa treggia che, davvero, più treggia non si può. Mi sto facendo un'idea ben precisa del Giglio come terra benedetta per le tregge; prima o poi dovrò farci un giro, con la speranza che almeno nel nome delle tregge certe rivalità isolane possano essere appianate, e che l'Elba sorella maggiore e il Giglio sorella minore (ghghghghgh) procedano unite come si confà a due perle marine. Per l'intanto, mi sono pregiato di dare a questo post un titolo in autentico greco omerico, ché giustappunto i tempi d'Omero deve aver visto questa 500 giardinetta immatricolata sì a Firenze, ma che ha ben opportunamente preferito sbuffare per le stradine dell'isola e farsi sanamente corrodere dalla salsedine piuttosto che dagli effluvi di benzene e da altri gas di scarico. All'amico Ionis posso soltanto dire che, se continuerà a mandarmi altre tregge natìe, un'apposita categoria "Tregge gigliesi" sarà senz'altro istituita. Si dia dunque da fare a registrare e preservare il patrimonio treggistico del Giglio, che non deve andare disperso.

Come non rimanere estasiati di fronte ai più autentici dettagli della Treggia, gli spuntoni di ruggine, la guarnizione rotta che esce fuori dal cofano anteriore...insomma, davvero un capolavoro. A Ionis raccomando soltanto una cosa: di fotografare anche il retro delle vetture, con la relativa targa (la rivedesse in giro, magari, una foto supplementare da inserire in questo post non guasterebbe).